Oggi, durante un trattamento con una ballerina, è riemerso il legame tra lo shiatsu e la contact improvisation: per questo ho pensato che potesse essere interessante riportare quest’articolo del 2014, in cui racconto lo shiatsu proprio attraverso la danza

A ottobre 2014 ho frequentato un seminario di contact improvisation: è stata una bellissima esperienza in cui ho scoperto che lo shiatsu e la contact hanno tre principi in comune:

  • Il contatto
  • Il rapporto tra due corpi
  • L’ascolto dell’altro

Il contatto

Nella contact improvisation si cerca di non perdere il contatto con il corpo dell’altra persona con cui si sta danzando in quel momento. La perdita del contatto può ovviamente esserci, ma dura poco tempo ed è sempre funzionale a qualcosa.

Il contatto può anche essere solo visivo: ci si guarda negli occhi, oppure si guarda la parte del corpo su cui si è in appoggio. Quando non c’è più alcun tipo di contatto vuol dire che ci sarà un cambio di partner, oppure che la danza è finita.

Durante la formazione shiatsu spesso si impone di mantenere sempre un contatto fisico con il corpo dell’altro, poi col tempo e l’esperienza si impara a far sentire la propria presenza anche senza toccare il ricevente. Se c’è alleanza tra le due persone non ci si sente abbandonati se si perde il contatto con il corpo dell’altro, e la comunicazione e la fluidità non si interrompono.

Il rapporto tra due corpi

Nella contact si è praticamente sempre almeno in due.

Ci si guarda, ci si sfiora, ci si appoggia e a volte ci si solleva. Si usa il corpo dell’altro per muoversi nello spazio, o per comunicare un’emozione. La tecnica aiuta per fare leva sul corpo dell’altra persona e per muoversi insieme. Si impara a dosare il peso, a non stancarsi, a non usare la forza per non perdere fluidità.
Si impara il rispetto sacro del corpo dell’altro.

Nello Shiatsu si è in due. I due corpi sono in gioco in ugual misura. C’è un corpo che muove e uno che è mosso, ma il trattamento non ha senso se non si affidano l’uno all’altro. Il trattamento è fluido ed efficace se non si è costretti a usare la forza muscolare, ma si può utilizzare il peso del proprio corpo per portare le pressioni e fare gli stiramenti.
Il corpo dell’altro è sacro, senza il rispetto del corpo dell’altro il trattamento shiatsu perde qualsiasi significato.

L’ascolto

Nella Contact Improvisation è importantissimo ascoltarsi reciprocamente.
Tra danzatori esperti non serve parlare, ma si ascolta il corpo dell’altro. Ci si confronta continuamente: si osservano i movimenti reciproci per capire le direzioni in cui andare; si ascolta il tipo di appoggio che si riceve per capire che tipo di sostegno sta chiedendo l’altra persona.
Si danza per creare una comunicazione fatta di ascolto reciproco.

L’ascolto è la base dello shiatsu e dura tutto il trattamento.
Nel colloquio iniziale è soprattutto la voce che ha bisogno di essere sentita, invece durante il trattamento corporeo l’attenzione va al corpo: si sentono le tensioni, il rilassamento, l’eventuale disagio.

Si crea una comunicazione tra le due persone in gioco, e il trattamento diventa sempre più fluido e armonico man mano che la comunicazione diventa più efficace, per somigliare alla fine quasi a una danza.

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