Il Self Shiatsu è una meditazione dinamica basata su sequenze di esercizi adatte e adattabili a tutti per aumentare la consapevolezza corporea e rilassarsi, attivarsi e risvegliarsi.

Il suo scopo è tradurre in pratica i concetti di prendere contatto col proprio corpo e sperimentare la consapevolezza corporea, senza stress.

Cos’è il self shiatsu

Il self shiatsu racchiude in sé sequenze di esercizi selezionati da tre tradizioni distinte: il do-in, lo stretching dei meridiani e l’autoshiatsu.

  • Il do-in è una serie di esercizi molto intuitivi, molto rilassanti e divertenti; veniva praticato in Cina nelle famiglie, per mantenersi in salute.
    Serve per riportarsi alla realtà con una botta di energia al corpo. Al mattino per svegliarsi, al pomeriggio per riprendersi un po’ dopo ore e ore davanti al computer, per esempio.
  • Lo stretching dei meridiani è una tecnica un po’ più codificata che comprende una serie di movimenti e posizioni che con un leggero stretching allungano il corpo e liberano le tensioni (la tradizione dice che portano in evidenza i meridiani energetici).
    Sono esercizi veri e propri, di solito organizzati in sequenze di durata variabile (da 5 a 45 minuti).
    Servono per fermarsi e ascoltarsi, anche per stirarsi delicatamente nelle pause del lavoro, ma con l’idea di farlo per prendersi cura di sé portando consapevolezza ad ogni azione, come in una meditazione dinamica.
  • L’autoshiatsu si compone invece di pressioni su punti e linee dei meridiani, in questo senso è molto più simile allo shiatsu tradizionale: si lavora sulla funzione di un meridiano cercando di stimolarlo per attivarlo.

Le sequenze di self shiatsu sono potenzialmente infinite (con l’esperienza potresti crearne anche tu!): si inizia frequentando un corso, un workshop oppure incontri individuali e poi si possono praticare anche in autonomia.

Come funziona

Per i miei incontri online e in presenza preparo sequenze di esercizi a tema, prendendo spunto dalla teoria dei cinque movimento del taoismo, le emozioni, le fasi della vita, il rapporto con se stessi e con gli altri.

Se è necessario introduco la parte teorica all’inizio della lezione (ma la teoria non è mai la parte più importante dell’incontro).

Pratichiamo gli esercizi focalizzandoci sull’ascolto del corpo e delle sensazioni nel corpo, e lasciamo la mente libera di formare connessioni, immagini e pensieri che chi vorrà potrà mettere in comune alla fine dell’incontro.

Le sequenze sono divertenti, facili, alla portata di qualsiasi età e preparazione fisica ma non per questo meno efficaci. La chiave che li rende interessanti per (quasi) tutti è che ognuno può trovare il suo modo di praticarli, perché lo scopo è ascoltare il proprio corpo e assecondarlo, volendogli bene e divertendosi.

Ognuno li fa a suo modo, dicevo, e infatti durante gli incontri aiuto ogni partecipante a scoprire come il suo corpo vuole che l’esercizio o la posizione sia eseguita. La chiave è che deve essere piacevole e non provocare tensioni fastidiose.

Self shiatsu e le malattie croniche

Se soffri di una malattia cronica, come l’emicrania o una malattia reumatica, puoi praticare self shiatsu se questo non peggiora il tuo stato. Ti faccio due esempi pratici:

  • self shiatsu durante un episodio acuto di emicrania o con un’infiammazione in atto: spesso il movimento peggiora l’emicrania, quindi io ti consiglierei di non praticarlo mentre stai male.
    La stessa cosa vale per un episodio infiammatorio acuto: in quei momenti stai ferma o fai i movimenti che ti ha consigliato il tuo medico.
  • self shiatsu nei momenti in cui non hai dolore (o è totalmente sotto controllo): questi sono momenti generalmente buoni per il self shiatsu, perché, come con la meditazione, lavori nel presente e ti concentri su quello che ti può dare il qui e ora.
    Con il self shiatsu puoi prenderti cura gentilmente del tuo corpo, e approfittare per sentirti meglio. Magari non ti eviterà un attacco acuto, ma ti godrai di più i momenti in cui stai bene.

La teoria

Questi esercizi non hanno una base scientifica, ne hanno però una filosofica tradizionale: la teoria dei cinque movimenti, i dodici meridiani principali e il Tao sono concetti che permeano le sequenze e le meditazioni dinamiche su cui si costruiscono le lezioni di self shiatsu.

Non è necessario conoscerle a fondo (ma se vuoi leggere io ne ho parlato nel blog), perché se serve te ne parlo a inizio lezione e comunque quello che facciamo è capire come questi concetti risuonano in ognuno e ognuna di noi, nel corpo.

Durante le sequenze lavoriamo sulla funzione del movimento o del meridiano a cui sono dedicate, traducendole in cosa significano per noi, e come ci possono aiutare a comprendere a che punto siamo rispetto a dove vogliamo andare.

Non è yoga, non è thai chi né Qi Gong, è una pratica molto diversa anche se alcuni movimenti sono simili (hanno la stessa base filosofica!). Nelle discipline più codificate si tende ad un’esecuzione specifica e una forma perfetta, mentre nel self shiatsu questo concetto non esiste: l’esecuzione è sempre perfetta, perché è quella che serve per farti sentire bene e far risuonare in te il significato di quello che stai facendo.

Lo spazio e il tempo per il self shiatsu

La pratica online

In questo periodo di attività online, due delle richieste più frequenti sono quanto spazio mi serve per praticare? quanto tempo mi serve? 

Lo spazio fisico che ti serve è veramente poco: il tuo tappetino. Non si va in giro, al massimo ci si alza in piedi con le mani tese in alto (quindi una mansarda col tetto spiovente non è sempre lo spazio ideale), ma lo spazio più importante che devi ricavarti è quello mentale.

Durante le mie lezioni mi fa piacere vederti mentre fai le posizioni: non tanto per correggerti ma per darti qualche dritta per renderle più confortevoli e adatte al tuo corpo: se non sei sicura che l’inquadratura del tuo video sia buona collegati qualche minuto prima (io sono lì circa 15 minuti prima) e la troviamo insieme.

Sia che tu decida di praticare quindici minuti, sia che tu frequenti una lezione da un’ora, è importante che in quel periodo di tempo tu non debba fare altro: niente telefonate di lavoro (metti il telefono silenzioso: richiamerai dopo!) niente bambini che entrano nella stanza o compagni o compagne che chiedono cosa vuoi per pranzo. Fai conto di andare in palestra e prenditi il tempo che puoi permetterti di prendere senza essere disturbata.

Self shiatsu al mattino, pomeriggio e sera

Puoi fare self shiatsu in qualsiasi momento della giornata, ti sconsiglio di farlo con la pancia pienissima (lascia passare un paio d’ore dal pranzo) ma per il resto non c’è un orario corretto. Anche le sequenze del mattino (come quella che ti regalo se ti iscrivi alla mia newsletter) possono essere praticate in qualsiasi momento della giornata in cui tu senta il bisogno di risvegliare il tuo corpo, e viceversa le sequenze della sera.

Approfondimenti

Per avere un assaggio del self shiatsu puoi vedere alcune delle sequenze che ho creato per le lezioni di self shiatsu negli ultimi annii.
Nel mio canale YouTube ci sono altre sequenze che comprendono anche do-in e automassaggio.

Se vuoi leggere qualcosa, il libro per eccellenza da cui partire per conoscere il self shiatsu è Zen per immagini, di S. Masunaga

Io ti consiglio di frequentare alcune lezioni prima di buttarti sulla teoria, è meglio partire da lì e poi casomai approfondire: nei corsi hai modo di confrontarti con l’insegnante e le altre persone che partecipano, condividere perplessità e sensazioni, ed è lì che scatta l’amore per il self shiatsu, vedrai!

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