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Qualche tempo fa una persona mi ha detto che trova complicato lavorare in gruppo tra freelance, e si chiedeva dove fosse l’inghippo: se fosse un problema di comunicazione, di ruoli o di autorevolezza. Il lavoro di gruppo, in generale, è un sistema complesso e interessante, che merita una serie di articoli.

Comncio da questo primo post sul “lavoro insieme”, in cui parlerò di gruppi e squadre, vedremo insieme alcune definizioni fondamentali, pro e contro di ognuno dei due modelli e cosa fa la differenza, infine vedremo anche il ruolo dell’Analisi Transazionale nel far star bene insieme le persone.

Il gruppo: un insieme di individui con un obiettivo comune

Cos’è un gruppo: libertà e autonomia con responsabilità individuali

Un gruppo è un insieme di persone:

  • che lavora condividendo obiettivi comuni spesso a breve termine
  • in cui i ruoli si possono sovrapporre
  • con grande libertà e autonomia nel raggiungere gli obiettivi
  • in cui comunicazione è libera e flessibile
  • la cooperazione limitata
  • e la responsabilità prevalentemente individuale (ogni persona per la sua parte).

Per esempio: creo un gruppo che comprende due designer, un product manager e 6 utenti e chiedo la loro collaborazione per produrre in tre giorni di lavoro una serie di idee innovative e/o di prototipi per un’app per una palestra.

La squadra: un organismo vivente con un obiettivo condiviso

Cos’è una squadra: ruoli complementari e responsabilità condivise

Una squadra è un insieme di persone :

  • con ruoli tra loro complementari
  • che lavora condividendo obiettivi di breve e lungo termine
  • con responsabilità chiare e condivise

Il metodo per raggiungere gli obiettivi è concordato e coordinato, la comunicazione e i feedback sono frequenti e regolari. Tra le persone c’è un senso di interdipendenza e ci si supporta a vicenda.

Per esempio: Sei persone: una responsabile del project management, tre designer ognuna con una specializzazione diversa (accessibilità, strutturazione dei contenuti, usabilità), una che tenga i rapporti con la committenza, e una esperta in architettura dell’informazione che per sei mesi lavoreranno insieme per creare un progetto per una piattaforma di e-learning.

Pro e contro: quando scegliere un gruppo o una squadra

Il lavoro “insieme” è banalmente il metodo per ottenere risultati meglio e più velocemente, ma è più utile farlo come gruppo o come squadra? Dipende! (E so che questa risposta non ti stupisce affatto).

Vantaggi e svantaggi del lavoro di gruppo

Il lavoro in gruppo è molto flessibile, dà grande spazio alla creatività individuale, però il rischio è perdere la coordinazione e disperdere gli sforzi (creare più volte la ruota, per esempio), e si apre più facilmente a conflitti.

Le sessioni di brainstorming, le raccolte informazioni sono situazioni in cui un gruppo è molto efficace

Vantaggi e svantaggi del lavoro di squadra

Il lavoro in team dall’altra parte è efficiente e trae vantaggio dall’avere obiettivi a lungo termine comuni e condivisi, ma necessita di una leadership competente, autorevole ed efficace (deve essere coordinato!).

In progetti di redesign complessi e per collaborazioni a lungo termine le squadre sono imbattibili

La leadership fa la differenza

Ne parleremo molte altre volte, ma una cosa è certa: dove c’è un’insieme di persone con obiettivi comuni ci deve essere anche qualcuno che faccia da leader. Ma ci vuole il leader giusto per ogni gruppo!

Il ruolo di leader in un gruppo

La leadership in un gruppo si può limitare a facilitare i processi, garantire che siano mantenuti gli spazi di espressione di ogni persona, e mantenere il focus sull’obiettivo finale. In un gruppo possono esserci dei conflitti dovuti in gran parte alla mancanza di ruoli definiti, ed è compito di chi è leader gestirli adeguatamente.

Leadership in una squadra: empatia e gestione dei conflitti

Una squadra, per funzionare davvero bene, ha bisogno di una leadership forte ed empatica, in grado di portare avanti e motivare la visione e gli obiettivi comuni pur continuando a valorizzare le particolarità di ogni persona. Deve essere capace di dare (e ricevere) feedback e di gestire i conflitti, per mantenere buono il clima interno e alta la motivazione.

L’Analisi Transazionale: uno strumento per migliorare il lavoro di gruppo

L’Analisi Transazionale è nata per essere utilizzata in contesti di gruppo (E. Berne – parlando di terapia – diceva che in gruppo ci si ammala e nel gruppo si guarisce).

Ecco qualche esempio:

Comunicazione efficace: parlare lo stesso linguaggio

Diventando competenti riguardo ai propri Stati dell’Io le persone possono imparare a comunicare meglio le une con le altre, energizzando il proprio Stato dell’Io Adulto quando è necessario[1], per osservare meglio la realtà per quello che è, e da quella partire per lavorare e confrontarsi quando necessario.

Creare un ambiente di fiducia e collaborazione

Partendo dal presupposto che “ognuno è OK”[2] si crea un ambiente aperto e accogliente, pronto a recepire stimoli e suggestioni da ogni appartenente al gruppo.

Definire obiettivi comuni e raggiungere il successo insieme

Utilizzando e implementando il concetto di contratto in AT, le persone possono collaborare nella co-creazione di obiettivi comuni[3], aumentando il coinvolgimento e la motivazione nel perseguirli

Conoscendo i giochi psicologici si possono superare momenti difficili nelle interazioni di gruppo, evitando o alleviando rancori e malumori.

Una chiave per sbloccare il potenziale delle persone

Con il tempo, questo approccio potrebbe portare a:

  • Una maggiore diversità di idee nel processo di brainstorming e implementazione
  • Un ambiente di lavoro più innovativo e stimolante
  • Miglioramento della comunicazione e riduzione dei conflitti
  • Aumento della creatività e dell’innovazione
  • Maggiore soddisfazione e coinvolgimento dei membri del team
  • Prodotti finali di qualità superiore grazie a una migliore collaborazione
  • Crescita personale e professionale di ciascuna persona del team

Ho scritto molto in questo articolo, che ci servirà come riferimento per il futuro. Ovviamente sono qui per chiarimenti e approfondimenti (quelli di certo non mancheranno!)

Quali sono le tue esperienze di gruppo? Ti ritrovi in questi esempi? Scrivimi pure i tuoi commenti

Link e riferimenti:

[1] Puoi leggere qui: https://monjadariva.it/dialogo-interno-allenamento-a-gentilezza/ qualche dettaglio sull’energizzazione degli Stati dell’Io

[2] Sul concetto di “io sono OK, tu sei OK” trovi informazioni qui: https://monjadariva.it/strategie-per-capire-clienti-che-non-sanno-spiegarsi-bene/

[3] Il contratto di Holloway è un metodo per definire gli obiettivi. In Analisi Transazionale non si usa solo quello come modello, ma si definisce sempre un contratto di lavoro da usare come riferimento per controllare la rotta. Ne trovi un esempio nell’articolo sugli obiettivi

Foto di Ben Wicks